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venerdì 26 marzo 2010

Comunità Gesù Risorto: la preghiera, la via che porta al Signore

a cura di Maurizia

Viviamo tempi difficili, tempi in cui mancano riferimenti sicuri per rispondere alle domande che si presentano continuamente ad ogni uomo: chi sono? Che senso ha la mia vita? Come posso essere me stesso? Dove sta andando l’umanità? Come posso essere di aiuto per portare il mio contribuito alla pace, al progresso, alla lotta contro il male presente in questi tempi così precari, travagliati, caotici? La risposta a queste domande è Gesù Cristo che ha molto da dire a tutti gli uomini di tutti i tempi e ha molto da dire a ciascuno di noi oggi. Il primo luogo privilegiato per questo incontro personale è la preghiera. Quando ciascuno di noi spegne tutte le distrazioni che lo circondano, fa deserto attorno a sè, rientra in se stesso, apre il cuore e la mente alla fonte della vita, fa l’esperienza autentica della preghiera del cuore. Fa l’esperienza vera e profonda della comunione con Dio, ne riconosce la misericordia, scopre che pur nella propria povertà e indegnità è prezioso agli occhi del Padre e come figlio unico è amato e atteso da sempre. Nella preghiera, quanto più l’anima orante depone le sue ragioni, si spoglia delle sue certezze, riduce il suo io, tanto più permette allo Spirito Santo di operare in lei e di compiere le meraviglie che Gesù ha promesso a tutti noi: “Chi crede in me compirà le opere che io compio, ne farà di più grandi perché io vado al Padre” (Gv 14,12). Sì, perché il Signore, pur essendo Dio Onnipotente, ha scelto di compiere le sue meraviglie non da solo, ma con noi e per mezzo di noi. Ci fa strumenti di salvezza per noi e per i fratelli che abbiamo accanto. È questo il senso ultimo di ciò che andiamo a compiere ogni martedì, nel nostro incontro di preghiera, in Chiesa, davanti all’altare, dove Gesù è spezzato e offerto a tutti noi. È attraverso la preghiera che ciascuno di noi fa l’esperienza intima e comunitaria della presenza di Gesù in mezzo a noi: “Quando due o più persone sono riunite nel mio nome Io sono in mezzo a loro” (Mt 28). In questa lode la nostra vita si trasforma, lo Spirito ci purifica, ci suscita l’anelito a Dio, ci porta a vivere la docilità di Maria, per accogliere Gesù nella nostra vita. Scopriamo di non essere soli; la lode s’innalza a Dio Padre nel nome di Gesù che, insieme a Maria, è maestro di preghiera. Attraverso lo Spirito Santo invocato, l’amore di Dio Padre si manifesta in ciascun figlio con segni tangibili di gioia, pace, consolazione… Lo Spirito di Dio ci illumina, ci istruisce, ci rimette nella giusta relazione con la totalità del suo progetto, ci dà forza oltre le nostre umane forze. Nella lode lo Spirito Santo ci fa uscire dalle nostre tenebre per entrare nella luce della verità. Dal Cenacolo, la preghiera via via si estende a tutta la nostra vita fino a divenire noi stessi lode a Dio. Tutto è offerto a Colui che proclamiamo Signore della nostra vita. La preghiera, oltre che l’espressione dell’anelito a Dio, è atto di amore verso i fratelli; è Gesù che ci insegna a pregare il Padre per i bisogni di chi è malato nel corpo e nello spirito, di chi è povero di ogni tipo di povertà. Gesù attraverso il suo popolo orante vuole dimostrare agli smarriti di cuore, agli affaticati. agli afflitti, che Cristo risorto è vivo e abita nel cuore di ciascuno di noi e attraverso la Chiesa continua ad operare per la salvezza di ciascuno in un rapporto personale unico e irripetibile. La nostra vocazione consiste, dunque, nel far riscoprire ai fratelli cosiddetti lontani e ai battezzati la preghiera di lode che ci innalza fino alla confidenza con Dio e ci porta a scoprire la gioia di essere suoi figli. Questo cenacolo di preghiera che si riunisce tutti i martedì in Chiesa alle ore 19.00 dopo aver partecipato alla Santa Eucarestia, si chiama Comunità Gesù Risorto ed è l’espansione della stessa comunità nata a Roma nel 1987. È presente in numerose parrocchie romane e nelle altre città italiane e all’estero; nella nostra parrocchia è presente dal 1994. Accoglie persone di tutte le età e provenienze che sono alla ricerca di Dio, desiderose di convertirsi e rinnovarsi nello spirito e, dopo aver incontrato profondamente il Signore, si mettono a servizio della comunità o si orientano verso altre vie di impegno e apostolato nella Chiesa e quindi nella stessa parrocchia.La comunità che già nel suo nome – Comunità Gesù Risorto – porta l’annuncio della presenza di Cristo Risorto in mezzo al suo popolo, il 15 marzo del 1996 ha avuto il riconoscimento ufficiale della Chiesa nella persona del Cardinale Camillo Ruini, all’epoca Vicario Generale di Sua Santità e presidente della C.E.I. Essa appartiene al Rinnovamento Carismatico Cattolico, nato negli Stati Uniti nel 1967 in ambiente universitario e rapidamente esteso in tutto il mondo. Questa realtà della chiesa nasce nel clima post-conciliare in risposta alla preghiera di papa Giovanni XXIII affinché lo Spirito Santo agisse nella Chiesa con la stessa potenza con cui fu presente nella prima comunità cristiana. L’esperienza centrale, infatti, è l’apertura allo Spirito Santo nel proprio cuore e nella propria vita. Nel corso degli anni questo movimento di preghiera è cresciuto e ha portato frutti alla chiesa; lo possiamo descrivere come un grande albero il cui tronco è il Rinnovamento Carismatico Cattolico, le cui radici sono lo Spirito Santo e i rami i vari gruppi carismatici: Comunità Maria, Rinnovamento nello Spirito, Gesù ama, Gesù Risorto. Rami diversi di un unico albero, espressioni diverse di un’unica spiritualità, così come già nella Chiesa si sono sviluppati i vari ordini religiosi: francescani, passionisti, salesiani, carmelitani. Ognuno con una propria specifica spiritualità. Oltre la preghiera in parrocchia, abbiamo l’incontro settimanale diocesano, nella chiesa di Don Bosco. Periodicamente vengono svolti ritiri di preghiera con insegnamenti e approfondimenti sulle varie tematiche comunitarie e spirituali. Un’esperienza particolarmente intensa viene fatta da coloro che partecipano al seminario di effusione dello Spirito, o Battesimo nello Spirito. Questa esperienza di grazia è vissuta dai fratelli che ricevono una particolare preghiera di invocazione allo Spirito Santo da fratelli anziani che hanno un mandato speciale. Con l’effusione dello Spirito il Signore manifesta i doni dello Spirito Santo che tutti i battezzati hanno già ricevuto nel sacramento del battesimo. Questi doni in gran parte sono rimasti in ciascuno di noi come talenti nascosti, sepolti dalla nostra umanità, dal nostro modo umano di pensare e agire. Con l’effusione dello Spirito il Signore ci fa fare un salto di qualità nella fede, pone nel nostro cuore un seme che crescerà all’infinito. L’uomo nuovo che nasce in questa esperienza continua il suo percorso di fede con la meditazione della lettura biblica che lo Spirito Santo ispira nella preghiera comune, fino a maturare una revisione di vita.
I nostri incontri di preghiera sono aperti a tutti coloro che desiderano fermarsi e stare davanti al Signore per conoscerlo e adorarlo. Vi aspettiamo il martedì alle ore 19.00 in chiesa.

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