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mercoledì 5 maggio 2010

Giovani Famiglie si riuniscono!




Dall’esperienza del corso di preparazione al matrimonio,nasce questo bel gruppo di giovani coppie, che continuano a riunirsi con costanza, mosse dal desiderio di confrontarsi e affrontare con entusiasmo la sfida di creare una famiglia. Ed è bello ritrovarli insieme per celebrare la Messa domenicale delle 18.30 o per una bel momento conviviale come quello di domenica 25 Aprile (foto di lato),in cui giovani coppie e giovani famiglie hanno messo in comune le proprie esperienze di vita.

Spazio Giovane: Oddio, cosa ne stiamo facendo della musica?

a cura di don Domenico

Ogni tanto sui blog e sulle chat si affrontano discussioni tra gli appassionati di rock e giovani credenti che insistono sul suo satanismo. È doveroso premettere che faccio tifo per la prima categoria (lo so che è strano, ma…). Il rock mi ha sempre appassionato e quando gli altri bambini cantavano lo Zecchino d’Oro, io già biascicavo Pink Floyd e Jethro Tull. La musica rappresenta per molti giovani un modo in cui possono esprimere le ansie, le angosce, le solitudini, i dubbi della loro vita e allo stesso tempo la gioia di ritrovarsi insieme, di scatenare adrenalina, di condividere i propri ideali, di sognare insieme un futuro pieno di soddisfazioni. Ricordo ancora con nostalgia gli U2 a Roma nel 1986 (un’altra epoca!) insieme con mio fratello e quella che sarebbe diventata mia cognata! Poi però, avvicinandomi un po’ di più alla fede, mi hanno detto che un bravo ragazzo non poteva… non doveva… era meglio se…. Ora però, devo dire la verità, comincio a preoccuparmi. La musica che sentivo era piena di ideali (penso al mondo hippy degli anni ’60). Peccato che fossero ideali non cristiani, di connotazione new age: non è un caso che la “chiesa” di Scientology abbia la propria roccaforte a Clearwater, in Florida, dove si è svolto un importante concerto del mondo hippy e freak alla fine degli anni ’60, e che uno dei gruppi più famosi del periodo si chiamassero proprio Creedence Clearwater Revival (una vera macchina da successo!). Persino un personaggio importante come Van Morrison, negli anni ’80, si era fatto invischiare nella setta (e vi aveva dedicato dei bei dischi come Beautiful Vision, ma poi ne era uscito in maniera recisa). Ma almeno mi facevano sognare! Il satanismo nel rock cominciò grazie all’interessamento di John Lennon per il satanista Aleister Crowley, posto tra i vari personaggi famosi rappresentati sulla copertina dell’album dei Beatles, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Da lì tutta una serie di cantanti e artisti cominciarono ad interessarsi alle opere di Crowley. Un tassello importante fu il regista d’avanguardia Kenneth Anger, che in quell’epoca cominciò a lavorare ad un cortometraggio sull’evocazione del diavolo dal titolo Invocation of my demon brother, chiedendone la colonna sonora a Mick Jagger (dei Rolling Stones), e quindi, per l’opera seguente, Lucifer Rising, a Jimmy Page, allora agli inizi con i Led Zeppelin. Film bruttissimi e noiosi, ma che tutti citano come “piccoli capolavori” senza averli mai visti. Che fosse solo un modo per attirare i ragazzi col gusto del proibito, che facesse parte del fascino del ribelle, o davvero ci credessero, non lo so; tant’è, presto nacquero numerosi riferimenti demoniaci in gruppi come Aphrodite’s Child (apparentemente innocui), Ac\Dc, Iron Maiden, Black Sabbath e altri. La cosa non era pericolosa più di tanto, perché esplicita e mai direttamente blasfema: esaltazione della ribellione, esaltazione della disperazione (!), ma, grazie a Dio!, attacchi diretti a Dio e ai santi, no! Spesso era una specie di grosso circo (basti pensare ai Kiss), come entrare nella galleria dei mostri dei Luna Park: l’emozione era assicurata e un po’ di spavento faceva parte del gioco. Anche gli attacchi alla religione di gruppi come i Jethro Tull (l’intera seconda parte del loro famoso album Aqualung) si limitavano a stigmatizzare gli errori della Chiesa (anglicana nel loro caso) e l'ipocrisia dei comportamenti (i Kinks erano particolarmente forti in questo). Più o meno condivisibile. Il problema era maggiore con ben altri personaggi, il cui stile di vita, i cui testi, la cui reputazione “intellettuale” influenzavano sì, davvero, numerosissimi fan, in modo più subdolo e veramente “diabolico”: penso a David Bowie, a Lou Reed, ai Roxy Music, ai T. Rex…. E le loro canzoni si trovavano senza problemi nei canzonieri! Non accade ancora oggi? Nei canzonieri scout non ci sono canzoni di Vasco Rossi, Eros Ramazzotti e Jovanotti, di cui alcuni testi farebbero inorridire i Beatles? Saltando il momento, per quanto fondamentale, del punk (i Sex Pistols debuttarono cantando: I am an Antichrist…) e della new wave (violentissimo l’attacco alla religione dei P.I.L. nel loro disco di debutto), il vero salto di qualità si ebbe all’inizio degli anni ’80, con gruppi particolarmente violenti come Psychic TV e Nurse with Wound e soprattutto negli anni ’90, con l’affermazione definitiva dei gruppi nu metal (Korn, Limp Bizkit, Slipknot), death metal (Possessed, Obituary), grind (Napalm Death, Carcass), e con la techno (Underground Resistance, Carl Graig), la house (Black Flag, Sick of it all), l’hardcore (DJ Nosferatu, Rotterdam Terror Corpse) e via discorrendo. Cosa era successo? Non si trattava più di semplice spirito di ribellione, ma era l’esaltazione vera, esplicita delle droghe, del sesso violento, degli stupri, della violenza, del suicidio, con canzoni direttamente blasfeme, con insulti diretti a Cristo! Non era più un gioco: Marilyn Manson è “sacerdote” di una chiesa satanica (esente da tasse negli USA!), Trent Reznor dei Nine Inch Nails si fa promotore delle sue idee tra altri musicisti, i nomi dei gruppi sono espliciti (Deicide, Satanic Surfers, Love 666), le canzoni irridono Dio in modo terribilmente blasfemo (i Current 93 sono i più “esperti” in questo).Si tratta di una frangia estrema, certamente, non tutto il rock è così, anche se la blasfemia è diventata ormai merce corrente, visto che anche un gruppo apparentemente tranquillo come i Chumbawamba si divertono a inserire un’Ave Maria al contrario in una loro canzone, visto che persino il sindacato dei calciatori (scusate l’ignoranza, ne ignoravo addirittura l’esistenza) sostiene (notizia del 24 maggio) che non si può punire la bestemmia in campo perché rientrerebbe nella libertà di espressione! Pericolosi? Sì e no. Come le boccette di veleno, pericolosissime, ma c’è scritto sull’etichetta di che si tratta, tocca a te starci attento. Il discorso col gothic si fa un po’ diverso, invece…. (fine prima parte)

Alla riscoperta della solidarietà

a cura di Sandra

Ho frequentato per un breve periodo di tempo una casa di riposo per anziani.
L’esperienza è terminata da alcuni giorni ma ancora ne percepisco in me le tracce emotive. Mi chiedo cosa mi abbia toccato così profondamente. “Il trattamento”degli ospiti? No, la categoria della struttura è medio/alta, gli alloggi sono puliti e confortevoli, il vitto è di buona qualità, il personale adeguato. La vecchiaia, la malattia, la perdita di autonomia, le menti dai nessi logici sperduti? No, mi ha colpito quanto alcune signore anziane fossero contente della mia presenza, di me che semplicemente chiedevo loro il nome, l’età, la città dove fossero nate, di me che toccavo le loro mani quando non riuscivamo a stabilire un contatto verbale, che le aiutavo nello svolgimento di mansioni ordinarie. Ho compreso il bisogno di questi anziani di avere contatto con il mondo esterno, ciò che io rappresentavo. Ho compreso il bisogno di queste persone di qualcuno che si rivolga loro con interesse, qualcuno che regali loro del tempo, che le distolga dall’attesa della fine della vita. I nostri anziani confinati, vittime di una società basata sul profitto: loro non producono, quindi vengono emarginati, sia pur con garbo. Vorrei condividere con voi un sogno: la riscoperta della solidarietà, della fratellanza, della carità intese come “l’amore a cui ogni uomo è tenuto nei confronti del suo prossimo, come riflesso e conseguenza dell’amore di DIO”. Immagino le porte della casa di riposo aprirsi: agli alunni della scuola elementare, che mettono in scena la loro recita di fine anno; agli adolescenti, che invece di trascorrere il loro tempo “spiaggiati” sul muretto di turno, scoprono che cosa sia la vecchiaia, ascoltano i racconti, le esperienze di chi forse ha vissuto parte della propria vita durante i conflitti bellici; ai gruppi di preghiera per pregare INSIEME; agli allievi della scuola di ballo per BALLARE insieme, INSIEME a quelle persone anziane dimenticate dalla società, ma così difficili per me da dimenticare.

Sarebbe bello che nella nostra parrocchia persone generose si aprano al rapporto con le persone sole. Il numero telefonico della parrocchia è 06 7188136 e puoi chiedere di don Domenico per dare la tua disponibilità a
questa opportunità di condivisione

Maggio mese mariano

a cura di Elisabetta

Sebbene il tempo, dal punto di vista meteorologico, faccia talvolta i capricci, ci troviamo a Maggio, mese mariano per eccellenza. Ma quali sono le ragioni ed i motivi di questa preferenza mariana? La storia del mese mariano incomincia nel medioevo con il tentativo di cristianizzare le feste pagane in onore della natura e della dea Maia che, in onore della natura in fiore, vi regnava nel rituale pagano.
Evocando la Madonna, la creatura più alta, si potevano unire i temi della natura e della Santa Vergine.
Il collegamento è quindi con il ciclo agrario. Almeno una volta, quando le stagioni erano effettivamente quelle, senza grandi cambiamenti, in maggio rifioriva la natura, si ottenevano i primi frutti, sbocciavano con tutta la loro bellezza i fiori ed il fiore più armonioso ed ammirabile, certamente è Maria. Ecco, dunque, Maggio come mese mariano. Il primo ad associare la Madonna al mese di Maggio fu Alfonso X, detto il Saggio Re di Castiglia e Leon (secolo XIII), che la celebrava in Las Cantigas de Santa Maria: Rosa delle rose, fiore dei fiori, donna fra le donne, unica signora, tu luce dei santi e dei cieli via. Una “cantiga” dedicata alle feste di maggio, si nota la devozione a Maria ed, in particolare, il modo per coronarla e santificarla nella gioia. La pratica delle prime devozioni risale tuttavia al secolo XVI quando si cominciò a reagire allo spirito rinascimentale giudicato troppo paganeggiante: sicché il mese di maggio assunse anche carattere riparatore. A Roma fu San Filippo Neri a delineare il futuro mese mariano insegnando ai giovani ad ornare di fiori l’immagine della Vergine nel mese di maggio, a cantar lodi in suo onore e a compiere atti di virtù e mortificazione.
La formalizzazione del mese di Maggio si deve però al padre Gesuita Dionisi con il suo mese di Maria, pubblicato nel 1725 a Verona, nel quale si suggerisce di compiere le pratiche devozionali in casa o in luogo di lavoro, davanti ad un altarino della Madonna, con preghiere, rosario e litanie, fioretti e giaculatorie e con l’offerta alla fine del mese, del proprio cuore alla Madre di Dio.

Le apparizioni di Medjugorje. La Chiesa avvia l’inchiesta

a cura di Giuseppe

Il 26 marzo 2010 si è radunata, per la sua prima sessione, la Commissione Internazionale di inchiesta su Medjugorje. La Commissione, presieduta dal Cardinale Camillo Ruini, è composta da 12 membri e 4 esperti e lavorerà in rigoroso riserbo.
È la prima volta nella storia che la Chiesa analizza le apparizioni anche se tuttora in corso.
Finora non si era ancora espressa ufficialmente. Più precisamente, il Vaticano si era espresso nel 1991 con la Dichiarazione di Zara, con la quale dichiarava di non poter ancora giudicare i fenomeni, in quanto ancora in corso. Si sarebbe però istituita una commissione per verificare il proseguimento degli eventi e giungere un giorno alla conclusione. La Dichiarazione affermava inoltre assolutamente lecito il pellegrinaggio privato dei fedeli e il loro diritto ad essere supportati spiritualmente dai sacerdoti.
Proprio per la sua durata, si tratta di un fenomeno assolutamente unico nella storia cristiana, perché mai si è registrata la presenza di Maria in modo così assiduo e continuo.
Le apparizioni durano ormai da quasi 30 anni; i ragazzi a cui apparve la Madonna quel 24 giugno 1981 avevano 15-16 anni. A quel tempo dovettero subire non poche intimidazioni e persecuzioni da parte del regime comunista. Oggi sono tutti adulti, hanno studiato, si sono laureati, hanno famiglie e figli. Sono persone del tutto normali, affabili, simpatiche, intelligenti. Nel frattempo quello sperduto paesino della Bosnia è diventato la più straordinaria meta di pellegrinaggio della cristianità. Milioni di persone ogni anno raggiungono quella meta nell’indifferenza dei media. È un fenomeno eccezionale. I ragazzi sono stati sottoposti a varie indagini scientifiche durante le apparizioni e tutti hanno rilevato che accade qualcosa di inspiegabile.
Secondo l’unanime testimonianza dei veggenti, la Vergine durante le Sue apparizioni, ha dato determinati messaggi affinché essi li riferissero all’umanità. Sebbene i messaggi siano stati molti, è possibile ricondurli a cinque messaggi fondamentali poiché tutti gli altri rappresentano o fanno da supporto a questi cinque: PACE-FEDE-CONVERSIONE-PREGHIERA-DIGIUNO.
Dai messaggi della Vergine si evince chiaramente che la pace è il bene più prezioso e che la fede, la conversione, la preghiera ed il digiuno sono le uniche condizioni per poterla ottenere.
Dal 25 gennaio 1987, la Vergine invia i Suoi messaggi il 25 di ogni mese tramite la veggente Marija Pavlović. Tutto questo continua ancora oggi.
Si può essere cristiani o non esserlo. Ma, al di là di Medjugorje, chi è cristiano resta comunque certo che Maria opera concretamente ed instancabilmente per il bene di ogni essere umano e dell’umanità intera.

Il Cammino Neocatecumenale

a cura di Stefano Bucarelli

Il Cammino Neocatecumenale ebbe inizio nel 1964 fra i baraccati di Palomeras Alta, a Madrid, per opera di Francesco Argüello (Kiko) e di Carmen Hernandez che, su domanda di quegli stessi poveri con i quali vivevano, cominciarono ad annunciare loro il Vangelo di Gesù Cristo. Con il passare del tempo la "Buona Notizia" del Vangelo si concretizzò in una catechesi fondata sul TRIPODE: "Parola di Dio, Liturgia, Comunità" con lo scopo di condurre le persone alla comunione fraterna e ad una fede matura. Questo nuovo itinerario di iniziazione cristiana, nato nel solco del rinnovamento suscitato dal Concilio Ecumenico Vaticano II, incontrò l'interesse dell'Arcivescovo di Madrid Casimiro Morcillo, che incoraggiò gli iniziatori del "Cammino" a portarlo alle Parrocchie. Nel 1968 il "Cammino" giunse a Roma dove, con il consenso del Cardinal Dell'Acqua, Vicario Generale di Sua Santità, si cominciò la prima catechesi nella Parrocchia dei Martiri Canadesi da dove poi si è esteso in tutto il mondo. Ha avuto l'approvazione e l'incoraggiamento di Sua Santità Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI che hanno sottolineato l'abbondanza dei frutti di questa esperienza. Quest'anno è stata assegnato a Kiko, da parte del Pontificio Consiglio per la Famiglia, il dottorato honoris causa, apprezzando soprattutto il passaggio della fede ai figli attraverso la celebrazione delle "Lodi" la domenica mattina. Il "Cammino" viene vissuto in seno alle Parrocchie in piccoli gruppi, "Comunità", costituite da persone di diversa età, cultura e ceto sociale e si attua attraverso due incontri settimanali, uno per la celebrazione della Parola di Dio ed uno per l'Eucarestia. Ogni mese c'è un incontro per verificare il cammino di conversione dei fratelli della"Comunità". Nella nostra Parrocchia il Cammino Neocatecumenale è presente dal 1976. Oggi ci sono 6 Comunità di circa 30/40 fratelli che celebrano la Parola di Dio il martedì o il mercoledì alle ore 21.00 e l'Eucarestia il sabato sera sempre alle ore 21,00. La celebrazione si svolge in chiesa ed è aperta a quanti desiderano parteciparvi. Dal "Cammino", nella nostra Parrocchia, durante questi anni sono nate 4 vocazioni sacerdotali e ci sono oggi 4 seminaristi e 2 famiglie in missione, una in Giappone e una in Australia.