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lunedì 9 novembre 2009

La storia ed il significato dell’oratorio: Don Bosco

a cura di Sara

Vi ricordate la nostra storia dell'oratorio? Ci eravamo lasciati con l'opera di San Filippo Neri, ma non si può parlare di oratorio senza fare riferimento ad un altro importantissimo e bellissimo santo che l'Italia ha avuto: San Giovanni Bosco meglio conosciuto come Don Bosco.
Ma veniamo al punto, che cosa fece di tanto straordinario questo sacerdote?
Don Bosco, nato a Castelnuovo d'Asti nel 1815 e morto a Torino nel 1888, dopo aver concluso i suoi studi in seminario, fu invitato in Convitto a Torino da un altro sacerdote Giuseppe Cafasso, nel 1841.
Una volta arrivato a Torino, ispirato dalle notizie riguardanti Giovanni Cocchi, che prima di lui aveva tentato di radunare in oratorio i ragazzi disagiati e più difficili, Giovanni Bosco decise di scendere per le strade della città ed osservare direttamente, con i propri occhi, in quale stato di degrado fossero i giovani del suo tempo.
Quella che scoprì fu una terribile realtà: in quegli anni infatti si stima che ben 7184 bambini sotto i dieci anni fossero impiegati nelle fabbriche e sfruttati per poche lire.
Nella piazza San Carlo, egli si tratteneva a conversare con piccoli spazzacamini e giovanissimi lavoratori che gli confidavano le problematiche del loro mestiere e della loro vita, spesso li difen¬deva anche dai soprusi dei lavoratori più adulti che tentavano di sottrarre loro la misera paga guada¬gnata, insomma non era proprio la classica vita rose e fiori.
Insieme a Don Cafasso cominciò a visitare anche le carceri e inorridì di fronte al degrado nel quale vivevano giovani dai 12 ai 18 anni, rosicchiati dagli insetti e desiderosi di mangiare anche un misero tozzo di pane.
L'approccio con i detenuti non fu affatto semplice, vi lascio immaginare, ma la sua fede e la sua perseveranza conquistarono a poco a poco tutti i ragazzi, che gli promisero che non appena fos¬sero usciti di prigione lo avrebbero raggiunto alla chiesa di San Francesco.
L'8 Dicembre1841 incontrò, prima di celebrare Messa, Bartolomeo Garelli nella sacrestia della chiesa di San Francesco di Assisi. Questi fu il primo ragazzo che si unì al suo gruppo.
Ma qual'era l'obiettivo di Don Bosco? Vi starete chiedendo, il suo intento, pensate un po', era quello di radunare attorno a sé tutti i bambini ed i ragazzi disagiati nonché gli ex-detenuti per dare il via ad una nuova attività: quella dell'Oratorio di Don Bosco. (continua…..)

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